Ho avuto modo di seguire la vita e l'evoluzione di questo paese remoto e selvaggio, dove si estrae una delle più belle gemme del mondo: il rubino color rosso “sangue di piccione”. E rubini di Mogok sono i più belli del mondo.
Dal tempo in cui Joseph Kessel scrisse "La Vallée des Rubis” ad oggi, Mogok è cambiata ben poco. Questa valle è tuttora estranea al mondo moderno -alcuni dicono piuttosto che è protetta. Le strade sono ancora altrettanto fangose e i mezzi di comunicazione verso l’esterno sempre difficili!
E’ la stagione delle piogge, ogni notte piove ... quest’acqua è necessaria per cercare i preziosi rubini, zaffiri e spinelli in questa terra argillosa chiamata "Bayon". Tutta la popolazione residente in Mogok ha in testa un’idea fissa: scavare nel fango per trovare i rubini che ti renderanno ricco e famoso, una vera leggenda.
La pagoda di Mogok contiene le testimonianze di queste scoperte, la base delle statue raffiguranti il Buddha è intarsiata di splendidi rubini, offerti per ringraziarlo della sua benevolenza.
Oggi il prezzo delle pietre preziose è salito alle stelle in Mogok. Gli acquirenti cinesi ne sono in gran parte responsabili poichè acquistano tutte le pietre ad un prezzo elevato, pure quelle che hanno in realtà uno scarso valore di mercato.
Penso che quello che è cambiato di più in Mogok sono proprio gli acquirenti di pietre preziose. I birmani infatti usano sempre le stesse tecniche di estrazione e i loro occhi brillano ancora nella speranza di un ritrovamento miracoloso.